+ 20% RISPETTO AD OTTOBRE 2022
Nuovo risultato positivo per il mercato delle auto a ottobre, con le immatricolazioni che toccano le 139.052 unità. Con un giorno lavorativo in più la crescita è +20% rispetto a ottobre 2022, che a sua volta aveva segnato +14,2%, rispetto a ottobre 2019 invece il conto è ancora in perdita a -11,6%. Il totale delle vetture immatricolate nei primi 10 mesi dell’anno arriva a 1.315.964 unità, +20,5% e 224.000 auto in più rispetto alle 1.091.937 di gennaio-ottobre 2022, ma 310.000 in meno (-19,0%) dello stesso periodo 2019.
PRIVATI IN LINEA CON IL MERCATO
L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, mostra un andamento dei privati in linea con il mercato totale, con un recupero di 4 decimali, al 58,6% di quota (55,3% nel cumulato, -3,8 p.p.). Anche in ottobre si registra una forte spinta delle autoimmatricolazioni, che salgono all’11,4% di share nel mese (+3,3 punti) e al 10% nei 10 mesi (+1,5 p.p.). Si conferma la leggera crescita del noleggio a lungo termine, che si ferma al 22,1% del totale mercato (-3,3 punti) al 24,4% in gennaio-ottobre (+2,1 p.p.), grazie al contributo delle società Top a fronte di una stabilità delle Captive. Parallelamente, si conferma anche la contrazione del noleggio a breve termine, all’1,3% di quota in ottobre (-0,6 p.p.) e al 4,4% nei 10 mesi. Buon andamento delle società che in ottobre e nei 10 mesi sono abbastanza stabili rispettivamente al 6,5% e al 5,9% del totale.
STABILE IL BENZINA
Tra le alimentazioni, il motore a benzina, con una crescita in linea con il mercato totale, è sostanzialmente stabile al 27,5% di quota (28,2% nel cumulato, +0,5 p.p.). Il diesel segna una leggerissima contrazione dei volumi, al 15,2% di share (-3,5 p.p., al 18,3% nei 10 mesi, -1,8 p.p.). Un sostenuto incremento dei volumi interessa il Gpl, che sfiora il 10% di quota nel mese (+1,1 p.p. e 9,0% nel cumulato). Le ibride salgono al 39% delle preferenze in ottobre, rispetto al 36,3% di un anno fa (36,1% in gennaio-ottobre, +2 p.p.); con un 11,5% per le “full” hybrid e 27,5% per le “mild” hybrid. Le auto BEV guadagnano un punto, al 4,1% del totale mercato (3,9% nel cumulato, +0,3 p.p.), le PHEV retrocedono al 4,1% rispetto ad un anno fa (-1,1 p.p., 4,5% nei 10 mesi).
BUONA CRESCITA DI BERLINE E SUV (SEGMENTO A)
L’analisi della nuova segmentazione mostra in ottobre una buona crescita di berline e Suv del segmento A, rispettivamente al 12,0% e 2,5% di share. Stesso trend anche nel segmento B, con le berline al 20,3% e i Suv al 26,6%. Nel segmento delle medie (C) calano le berline, che si fermano al 4,8% di quota, mentre accelerano i Suv al 18,4%. Ottimo incremento per entrambe le carrozzerie nel segmento D, con le berline allo 0,9% e i Suv al 7,0% del totale. Nell’alto di gamma, in calo le berline (allo 0,2% di quota) a fronte della crescita dei Suv (all’1,7%). Infine le station wagon rappresentano il 3,3% del totale, gli MPV l’1,5% e le sportive lo 0,8%.
NORD-OVEST AL 1° POSTO
Dal punto di vista delle aree geografiche, anche in ottobre il Nord Ovest conferma la prima posizione con il 30,4% di quota (-1,5 punti, al 29,8% nel cumulato); leggermente superiore la quota del Nord Est, al 28,3% (31,0% nei 10 mesi), grazie al contributo del noleggio, senza il quale scenderebbe di 6,6 punti, al 21,7%. Il Centro Italia copre oltre 1/4 delle immatricolazioni totali (+1,5 punti), Sud e Isole sono sostanzialmente stabili, rispettivamente al 10,8% e 5,1%. (10,2% e 4,8% nel cumulato).
EMISSIONI
Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in ottobre evidenziano un leggerissimo calo con 118,9 g/Km; 119,9 g/Km in gennaio-ottobre (+0,9%).
L’analisi delle immatricolazioni di ottobre per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km sale a rappresentare rispetto al mese precedente il 4,7% del mercato, il 3,5% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 4,2% e 4,0% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 67,0% (64,4% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 20,5% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,3% (rispettivamente 23,5% e 2,0% nei primi 10 mesi).
Fonte: unrae.it