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Mercato Auto Febbario 2025: continua il trend negativo

IMMATRICOLATE 137.922 UNITA’

Continua la flessione del mercato autovetture italiano: nel mese di febbraio le immatricolazioni si sono attestate a 137.922 unità, quasi 9.300 vetture in meno rispetto alle 147.170 di febbraio 2024 (un calo del 6,3%), che aveva però un giorno lavorativo in più.

Il primo bimestre dell’anno si chiude quindi con 271.638 immatricolazioni, in calo del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma con un pesante -21,0% rispetto al 2019.

I PRIVATI PERDONO 2,8 PUNTI

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, evidenzia una flessione dei privati che li porta a perdere 2,8 punti di quota, al 54,3% del totale (58,6% nel bimestre, -0,5 p.p.). Anche le autoimmatricolazioni cedono in volume e in quota all’8,9% nel mese (-0,3 p.p.) e all’8,6% nel cumulato, in linea con febbraio 2024. Recupera il noleggio a lungo termine che a febbraio guadagna 3,8 punti, al 24,0% di quota (22,0% nel cumulato, +1,3 p.p.), per la forte accelerazione delle Captive, a fronte di un calo delle società Top. Il noleggio a breve termine cede oltre il 17% delle immatricolazioni e scende nel mese al 7,1% del totale (-0,9 p.p.); nel 1° bimestre si porta al 5,2% (-0,9 p.p.). Le società recuperano 0,1 punti di quota nel mese, al 5,7%, e rimangono stabili nel cumulato al 5,6%.

IL DIESEL SI FERMA AL 9,7%

Tra le alimentazioni, in febbraio il motore a benzina cede 4,6 punti, al 26,3% (26,6% nel bimestre, -4,0 p.p.). Il diesel perde altri 5,1 punti e si ferma nel mese al 9,7% di share (9,6% in gennaio-febbraio, -5,7 p.p.), mentre il Gpl – seppur in calo in volume – recupera 0,2 punti, portandosi al 9,9% nel mese e al 10,0% nel cumulato (-0,3 p.p.); il metano non immatricola autovetture nel mese e nel bimestre. Le vetture ibride salgono al 44,6% di share nel mese (+6,8 p.p.) e al 44,8% nel cumulato (+6,9 p.p.), con un 12,5% per le “full” hybrid e 32,1% per le “mild” hybrid in febbraio. Come anticipato, le auto BEV nel mese confermano la quota di gennaio e si portano al 5,0% del totale (+1,6 p.p. e al 5,0% in gennaio-febbraio, +2,3 p.p.), mentre le PHEV salgono al 4,5% (+1,3 p.p. e al 4,1% nel bimestre, +1,1 p.p.).

NEL SEGMENTO “b” FLETTONO LE BERLINE

L’analisi della segmentazione mostra in febbraio una flessione delle berline e dei Suv del segmento A, rispettivamente al 10,4% e 1,8% del totale mercato. Anche nel segmento B flettono le berline (al 17,4%), mentre crescono i Suv, al 32,6% di share. Nel segmento delle medie (C) crescono sia le berline, al 5,0%, che i Suv, al 19,4% di quota. In febbraio rimangono stabili le berline del segmento D, allo 0,9% e i Suv cedono un decimale al 5,7% di share. Nell’alto di gamma, nonostante andamenti differenziati in volume, confermano la quota le berline (allo 0,2%) ed i Suv, all’1,4%. Infine, le station wagon rappresentano il 2,4% del totale, gli MPV il 2,2% e le sportive lo 0,7%.

IL NORD-EST MANTIENE LA LEADERSHIP

Sul fronte delle aree geografiche, in febbraio il Nord Ovest conferma il secondo posto pur salendo di 0,9 punti, al 29,0% (28,8% nei 2 mesi). Il Nord Est riesce a mantenere la leadership, anche se in perdita di quasi 4 punti di quota, al 29,4% di share (29,1% nel cumulato), grazie al contributo del noleggio, senza il quale scenderebbe di oltre 6 punti, al 23,3%. Il Centro Italia guadagna 4,1 punti, al 27,1% (26,6% in gennaio-febbraio), l’area meridionale scende al 9,6% e le Isole al 4,8% (rispettivamente 10,3% e 5,3% nel cumulato).

EMISSIONI

Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in febbraio cedono il 4,1% a 115,2 g/Km; 116,1 g/Km nel bimestre (-4,4%).

L’analisi delle immatricolazioni di febbraio per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 7,4% del mercato, il 2,0% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 7,1% e 2,0% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 67,9% (68,1% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 18,7% e quella della fascia oltre i 190 g/Km all’1,9% (rispettivamente 19,0% e 2,0% nel 1° bimestre).

Fonte: unrae.it

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