LE IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DAL 1990 AL 2024
L’Unrae ha pubblicato anche quest’anno un documento di grande interesse sull’andamento delle immatricolazioni in Italia, che copre il periodo dal 1990 al 2024.
Nel trentennio compreso tra il 1990 e il 2019, il mercato italiano delle autovetture ha registrato una media annua di circa 2.030.000 immatricolazioni. Fino al 2007 – anno della crisi finanziaria scatenata dal fallimento di Lehman Brothers – i volumi si sono mantenuti stabilmente sopra i 2,2 milioni di unità, fatta eccezione per il periodo 1993-1996, quando, a seguito della svalutazione della Lira, le vendite si ridussero a circa 1,7 milioni di veicoli. Fu solo grazie agli incentivi statali alla rottamazione che il mercato tornò a superare la soglia dei 2 milioni.
Dopo il picco raggiunto nel 2007, l’economia entrò in una fase recessiva che provocò un forte calo della domanda di autovetture, culminato nel 2013 con il minimo storico del decennio. Nei successivi anni, il mercato ha conosciuto una ripresa graduale, toccando quasi i 2 milioni di immatricolazioni nel 2017.
La pandemia ha però interrotto questa fase di recupero: nel 2020, le immatricolazioni sono scese sotto quota 1,4 milioni, e il 2022 ha segnato un ulteriore peggioramento, aggravato dagli effetti prolungati del Covid-19 e dalla crisi dei semiconduttori. Nel 2024 si è registrato un lieve arretramento, con il mercato che si è attestato a 1,559 milioni di autovetture immatricolate, un dato ancora significativamente distante dai livelli pre-pandemia del 2019.
Fonte: UNRAE
